Intro - The Wanderer
...yeah, I went with nothing,
nothing but the thought of you,
I went wandering...
Johnny Cash - The Wanderer
Può capitare a volte che una canzone apra le strade di un viaggio...attraverso le porte dell'immaginario o dei sensi, attraverso le emozioni che scatena dentro, attraverso la tua vita...Può capitare che un giorno di Pasqua una canzone parli anch'essa di redenzione, di un viaggio di redenzione...Questa pagina nasce semplicemente da una canzone, ed è semplicemente un viaggio. Senza meta, fine od obiettivo...un viaggio alla ricerca di che non importa...uno dei tanti percorsi attraverso la propria esistenza. Senza portare con sé nulla, che non sia la povertà delle parole, l'umiltà dei pensieri...portandoli sulla strada, gettandoli alla luce, lasciandoli come tracce...tracce leggere, come quelle di un viandante che trascina dietro di sé la sua ombra...ombre, parole nomadi, pensieri nomadi!
Perché questa vita, attraverso una canzone, una fotografia, un film, un dialogo, una citazione...qualsiasi cosa...chiede ed offre troppo per non volerlo inseguire, un mare profondo da solcare, e vette solitarie e irte cui inerpicarsi. Per chi ha fame, e per chi non si accontenta dei paesaggi consueti, o di lande deserte...per chi ha ancora voglia di ascoltare, camminare, nutrire insieme parole e pensieri. E allora la canzone si deposita nell'anima e inizia il viaggio, non senza una preghiera, con filosofia, la preghiera del viandante:..."se in me è quella voglia di cercare che spinge le vele verso terre non ancora scoperte, se nel piacere è un piacere di navigante, se mai gridai giubilante: "la terra scomparve" - ecco, la mia ultima catena è caduta - il senza fine mugghia intorno a me, laggiù, lontano, splende per me lo spazio e il tempo...Orsù! Coraggio! Vecchio Cuore!" (Friedrich Nietzsche)
Perché questa vita, attraverso una canzone, una fotografia, un film, un dialogo, una citazione...qualsiasi cosa...chiede ed offre troppo per non volerlo inseguire, un mare profondo da solcare, e vette solitarie e irte cui inerpicarsi. Per chi ha fame, e per chi non si accontenta dei paesaggi consueti, o di lande deserte...per chi ha ancora voglia di ascoltare, camminare, nutrire insieme parole e pensieri. E allora la canzone si deposita nell'anima e inizia il viaggio, non senza una preghiera, con filosofia, la preghiera del viandante:..."se in me è quella voglia di cercare che spinge le vele verso terre non ancora scoperte, se nel piacere è un piacere di navigante, se mai gridai giubilante: "la terra scomparve" - ecco, la mia ultima catena è caduta - il senza fine mugghia intorno a me, laggiù, lontano, splende per me lo spazio e il tempo...Orsù! Coraggio! Vecchio Cuore!" (Friedrich Nietzsche)
Tommy
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