martedì 20 marzo 2012

TONTO, CRUCCO E LA FILOSOFIA DI ROBIN HOOD. Sul Relativismo

...il Relativismo, cioè il lasciarsi portare "qua e là da qualsiasi vento di dottrina", appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie. 
Papa Benedetto XVI

Tonto: "...è l'una di notte, e tutto va bene!" L'orologio della torre batte tre colpi. 
Sceriffo di Nottingham, svegliandosi: "Tonto, è meglio che tu metta avanti il cervello di un paio d'ore!".
Tonto: "Si Signore...ehm...che devo fare?? Aggiungere o sottrarre??"
Sceriffo di Nottingham, rimettendosi a dormire: "Lascia perdere". Tonto "Si signore!".
Sceriffo di Nottingham: "Tonto come faccio a dormire con te che strilli 'tutto va bene' tutto il tempo??"
Crucco: "Sceriffo, non va sempre tutto bene! Ho paura che ci sarà un'evasione da un momento all'altro!", puntando inavvertitamente la freccia della balestra sul naso dello Sceriffo.
Sceriffo di Nottingham: "Poffarbacco Crucco...punta questa trappola da un'altra parte".
Crucco: "Non preoccupatevi sceriffo, la vecchia Bezzy ha l'assicura!"...parte una freccia dalla vecchia Betsy che fa un gran casino...
Sceriffo di Nottingham: "Che diavolo stai cercando di fare brutto cervello di gallina??!!", colpendo Crucco in testa con un pugno.
Crucco: "Soltanto il mio dovere Sceriffo" Sceriffo di Nottingham: "Tu e la tua maledetta mania di lanciare frecce..."...Robin Hood e Little John iniziano la loro azione sovversiva...
Nella notte che avvolge scura i nostri tempi, la tendenza chiara come il giorno è il Relativismo imperante in ogni settore della vita quotidiana; quel relativismo dalla posizione "tutto va bene", per cui qualsiasi punto di vista viene giudicato valido, senza un reale confronto, ma nella semplice espressione della propria posizione...Si va insomma "costituendo una dittatura del Relativismo, che non riconosce nulla come definitivo, e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie!" (Benedetto XVI)...Tutti quotidianamente siamo invitati ad esprimere la propria opinione e ad esprimerci in ogni campo della nostra esistenza, per cui tutti parlano e dicono la propria, di politica, di attualità, di cronaca, dei prodotti della pubblicità e del commercio, di sport e così via...e forse, nel gran rumore e confusione che ne nasce, non si ode più quella voce che "chiama nel modo spaesato del tacere" (Heidegger); perché il tacere, e ogni altro modo spaesato di dire, è fuori gioco: il gioco è dire relativamente a come vediamo o sentiamo le cose, è il relativismo dei punti di vista che non sta tanto, ecco il punto fondamentale, nel poter esprimere, ma nel dire "tutto va bene" di ogni espressione. Anzi, questo sembrerebbe essere il sale della Democrazia, ci vien detto, dove ognuno può esprimersi liberamente e ogni opinione è valida. Peccato che da questa chiacchiera i punti di vista possono essere non solo i più disparati, ma soprattutto i più confusi e falsi, e le sciocchezze sono all'ordine del giorno, anche su temi importanti, come il decifrare la notte che avvolge (come l'ora di Tonto); perché nel relativismo non ci sono temi importanti, perché "tutto va bene"...perché allo Sceriffo che potrebbe o dovrebbe controllare interessa dormire e soprassedere solo la propria poltrona - lascia perdere Tonto, fino a che mi lasci dormire, tutto va bene! E quante cose obiettivamente banali, per non dire stupide, siamo costretti quotidianamente ad ascoltare da falsi venditori di speranze, mercanti, veline, ignoranti e via dicendo!...punti di vista che purtroppo influenzano e condizionano il modo di pensare e giudicare comune della gente, perché in fondo, e paradossalmente, nel relativismo non è vero che tutti possono esprimersi liberamente: l'opinione fatta passare da quell'esercito di mediocri espressionisti di punti di vista che abitano i punti nodali della comunicazione (certe trasmissioni, giornali ecc.), è quella che lo Sceriffo vuol sentirsi dire, o non sentirsi dire, intanto che dorme; perché in fondo non si dice nulla, perché anche ciò che è apparentemente scomodo è funzionale allo status quo, detto entro quel sistema del relativismo dove tutto va bene! E anche il confronto, di cui tanti si riempiono vergognosamente la bocca, è il più delle volte la facciata vuota di una semplice espressione di punti di vista (dove ognuno esprime il proprio, ma senza esser disposto a metterlo in gioco), che non porta da nessuna parte! E così che importa se "aggiungere o sottrarre" alla confusione e falsità dei punti di vista, basta "lasciar perdere"...perché tanto ognuno può esprimersi liberamente crogiolandosi nel "proprio io e le sue voglie", e tanto basta: ma questo non è che vortice vuoto, senza peso, un individualismo impersonale, dove in fondo "nell’uso dei mezzi di trasporto, nei mezzi di trasmissione delle informazioni, ognuno è come l’altro […]In questa irrilevanza e impersonalità, il Si (Man) esercita la sua tipica dittatura. Ce la passiamo e ci divertiamo come ce la si passa e ci si diverte, leggiamo, vediamo e giudichiamo di letteratura e di arte come si vede e si giudica. Ci ritiriamo anche dalla gran massa come ci si ritira, troviamo rivoltante ciò che si trova rivoltante. Il Si, che non è alcun essere determinato, bensì tutti (ma non come somma), decreta il modo di essere nella quotidianità” (Heidegger). La libertà di esprimersi diventa un circolo vizioso, vuota, impersonale...e pertanto l'assenso al potere non necessita di essere imposto, ma è prodotto e consegnato dal relativismo delle proprie voglie, del proprio io, dove, in questa illusione individuale, tutto va bene e dove, in tale confusione dell'io, si produce un livellamento ed una banalizzazione impersonale della vita quotidiana; per questo il potere può dormire sonni tranquilli: "Si signore"...il "tutto va bene", il Relativismo, è l'altra faccia della medaglia del vuoto Assolutismo, dove il potere è ovunque e da nessuna parte, dorme. Quando ogni punto di vista va bene, invece che esser capace di esprimersi e avere un peso ogni opinione è già neutralizzata nella totalità che, concedendo l'illusione della libertà individuale, in realtà ripete all'infinito il suo discorso, senza alcun legame (ab-solutus) con il vero punto di vista della gente; perché, ecco il punto, la Democrazia non è il relativismo di tutti i punti di vista, ma il fatto che dal confronto di essi possa emergere e vincere il migliore...dove le parole non rimangono vuote chiacchiere che ripetono se stesse, dove il discorso migliore può avere peso ed essere messo continuamente in gioco! Altrimenti la Democrazia diventa un Oligarchia o Monarchia travestite, dove lo "Sceriffo e i suoi stupidi scagnozzi", o un Principe Giovanni usurpatore in ombra nel suo castello, dominano nel vuoto relativismo assolutistico dei punti di vista. 
E il controllo è l'assicurazione di questi poteri nascosti...un controllo, lo ripetiamo, che non è fatto di imposizione, ma tristemente della libera espressione, però purtroppo vuota. Così la paura dell'"evasione" da questo sistema non va sanata lanciando frecce con la balestra, che nella notte fan solo gran confusione e scompiglio, e possono ritorcersi contro allo stesso potere, come una freccia puntata sul naso dello Sceriffo. Il controllo è piuttosto esercitato tenendo a sicuro la vecchia Bezzy, assicurandola, e cioè, fuor di metafora, grazie a un sistema assicurativo che pervade e copre l'esistenza in ogni sua manifestazione. Un sistema assicurativo non è solo l'insieme delle assicurazioni che oggi coprono ogni aspetto della vita quotidiana, ma, in maniera più profonda, tutti quei meccanismi che garantiscono, sotto vari punti di vista, l'illusione della sicurezza della gente, affermando, in realtà, e in maniera sotterranea lo status quo e il potere nascosto; l'assicurazione è il freno a ogni cambiamento, a ogni modo di pensare o vedere le cose in maniera diversa; essere securus non è essere assicurato da quei sistemi di cui si serve il potere per illudere la gente affermando il "tutto va bene", una sicurezza fondata su una paura inconscia o non adeguatamente tematizzata, ma, al contrario, letteralmente, essere sine cura, non aver paura del cambiamento, di mettere in gioco il proprio punto di vista per poter nella condivisione affermarlo come il migliore. Il Relativismo odierno è una forma nascosta di assicurazione, dove la gente, illusa del potere di esprimere liberamente su tutto la propria opinione, è in realtà schiava delle mediocri opinioni imposte o lasciate essere senza peso nella loro debolezza, su un livellamento progressivo della vita quotidiana. Sine cura e senza paura sono invece quei silenzi e quelle voci che "chiamano nel modo spaesato del tacere"; perché un vuoto assolutismo-relativismo ha bisogno del suo spaesamento, il controllo del castello dello spaesamento del bosco, le sciocchezze delle parole spaesanti della filosofia. Nell'esser fuori-gioco di certe voci, colui che è richiamato da queste può avvertire, in quel sistema del relativismo assolutistico, di non padroneggiare la propria esistenza e può pertanto de-situarsi rispetto a tale situazione: lo spaesamento che ne consegue è l’abbandono del paesaggio abituale, l’apertura ad autentiche possibilità di libertà, il richiamo del bosco...la filosofia di Robin Hood
Tommy

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