lunedì 25 marzo 2013

AMANTE DELLA PIOGGIA



Se mai nel crepitar della pioggia,
gorgogliando come acqua
potessi io scendere,
sul viso tuo,
ignudo,
fradicio,
 forse potrei imbrogliar le lacrime
e mescerle
a sorsi di pioggia,
se mai potessi s-vestirmi a goccia,
come acqua corposa,
trasparente,
diluviando su ogni contorno,
su stare poi sul bordo
del labbro,
dischiuderlo.
Se pure potesse il respiro
d’un bacio accennato
esalar un tepore di nebbia,
e appartar lo scrosciar taciturno,
saremmo io te e la pioggia solo
una bolla del mondo d'intorno,
a galleggiare sul tempo,
sul fango,
sudicio.

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